Malattia trasmessa da un insetto simile alla zanzara e definito flebotomo.
I quadri clinici cutanei sono variabili e il più comune è la dermatite desquamativa caratterizzata da tipiche scaglie definite amiantacee, localizzate sulla regione della testa e specialmente attorno agli occhi o variabilmente diffuse sul corpo.
In altri casi, si rinvengono quadri di dermatite ulcerativa, papulare, nodulare o pustolosa sterile. Tra le altre manifestazioni cutanee vi è anche una crescita eccessiva delle unghie. Una vasta gamma di altri segni clinici che possono variare da un aumento di volume dei linfonodi esplorabili, a problemi oculari, renali fino ai segni neurologici possono associarsi ai quadri clinici dermatologici.
La diagnosi si basa su un approccio integrato che tiene in considerazione il segnalamento, la anamnesi, i reperti fisici, le alterazioni clinico-patologiche e i risultati dei test di diagnosi eziologica diretti ed indiretti.
La terapia si avvale di trattamenti mirati e previa costante interazione con i medici internistici, di un adeguato monitoraggio del paziente.
Malattia poco comune che colpisce prevalentemente cuccioli di pochi mesi sebbene sia stata segnalata anche in soggetti più adulti. La causa è tuttora sconosciuta ma si ipotizza una possibile disfunzione del sistema immunitario associata in parte, ad una predisposizione ereditaria.
I segni clinici sono caratterizzati dalla presenza, nelle fasi iniziali, di tumefazione del muso associata ad aumento di volume dei linfonodi sottomandibolari. Successivamente compaiono papule, pustole e lesioni nodulari che possono fistolizzare e vi è la presenza concomitante di dolore, febbre e abbattimento. Le aree maggiormente interessate sono il muso, il mento e la regione perioculare. Può inoltre essere presente otite esterna con tumefazione dei padiglioni auricolari. Occasionalmente possono comparire noduli cutanei in altre aree del corpo.
Il segnalamento, l’anamnesi e il tipo e la distribuzione delle lesioni possono orientare il clinico ma per una corretta diagnosi sono necessarie indagini collaterali che variano dall’esame citologico, all’esame colturale batteriologico con relativo antibiogramma fino alla biopsia cutanea.
La terapia prevede la somministrazione di farmaci immunosoppressivi che devono essere prescritti il prima possibile per evitare la formazione di lesioni cicatriziali permanenti.
Malattia caratterizzata dalla progressiva distruzione delle ghiandole sebacee con conseguente presenza di cute secca e ricoperta di scaglie disposte a formare manicotti follicolari, prevalentemente localizzate sulla regione della testa, padiglioni auricolari, dorso del naso, collo e linea mediana dorsale del tronco e della coda. L’eziologia non è ancora del tutto chiara ma una certa predisposizione razziale suggerisce una possibile base ereditaria.
Per una corretta diagnosi, la malattia deve essere dapprima differenziata dalle altre cause di dermatite desquamativa e confermata a mezzo della biopsia cutanea.
Per la gestione dell’adenite sebacea ci si avvale di terapie topiche, sistemiche o di una combinazione delle stesse in base alla gravità ed estensione delle lesioni.